OPERA
MIGRANTES OBLIGADOS
incisione a punta secca
dimensioni foglio: cm. 40 x 70 – matrice: mm. 201 x 517
COMMENTO
In questo lavoro per la mostra “Migrantes” ho voluto evidenziare la migrazione imposta, obbligata da qualcosa o da qualcuno.
Migranti legati al cambiamento climatico del territorio in cui vivevano. Negli attuali deserti, ad esempio, si possono ancora ammirare stupende pitture rupestri, testimonianze uniche della presenza umana e di quanto fosse rigogliosa quella terra.
Migranti deportati a forza in altri continenti, tra il XVI e XIX secolo, commercializzati e resi schiavi per rendere vantaggi economici ai loro padroni. Milioni e milioni di persone incatenate e obbligate a lasciare la loro terra, catturati come animali e considerati di un’altra razza.
Migranti deportati e sterminati nel XX secolo, per motivi religiosi, politici, economici o sociali. Milioni di persone già destinate a soccombere dopo la cattura e per decisione di altri esseri ‘umani’ che avevano pianificato in anticipo come portare a termine il genocidio.
Probabilmente ci saranno sempre dei popoli che migrano per motivi economici, politici, religiosi o sociali, ma non è più scusabile ai giorni nostri la mancanza del rispetto e della civiltà da parte di tutti gli esseri umani.
BIOGRAFIA
Luisa Tinazzi, nata a Povegliano Veronese ove risiede, è incisore e pittore.
Ha seguito corsi di educazione artistica (pittura ad olio, acquerello ed incisione-calcografia) al C.E.A. in Villafranca e successivamente i corsi liberi di incisione (calcografia) all’Accademia di Belle Arti “Cignaroli” di Verona.
Opera principalmente attraverso le tecniche dell’acquaforte, dell’acquatinta, della punta secca, non trascurando di provare anche nuove tecniche sperimentali.
È iscritta al Club Amici nell’Arte (www.amicinellarte.it), fa parte dell’ACIV Associazione Culturale Incisori di Verona (http://incisoriveronesi.blogspot.it/) e del club dell’incisione “Venezia Viva”.
Ha partecipato a mostre e concorsi di incisione in Italia e all’estero.