OPERA

Francesco Pellicanò Fotografo

L’APPRODO E LA SPERANZA

fotografia con camera subacquea
cm. 30 x 60

 

COMMENTO

L’iconografia dell’opera è nella rappresentazione della barca abbandonata, muta testimone del viaggio della disperazione.

Quante anime saranno sopravvissute con il loro fardello di sofferenze? Lo strazio è nell’abbandono della terra amica ma traditrice.

Quanta rassegnata speranza ci sarà per una umana accoglienza in un paese forse migliore, ma faticoso da conquistare.

L’assenza di alternative detta la scelta, gli occhi scrutano l’orizzonte mentre la salsedine corrode i pensieri, presto sarà terra.

 

BIOGRAFIA

Francesco Pellicanò Fotografo

Francesco Pellicanò nasce nel 1956 ad Aosta, città nella quale attualmente vive e coltiva i suoi innumerevoli interessi.

Le grandi passioni nella sua vita sono la musica e la fotografia. La musica è rappresentata nel suo caso dalla batteria, strumento con il quale convive da più di 40 anni. La fotografia è invece un hobby che pratica da un tempo relativamente breve, ma che ha approfondito in particolare negli ultimi cinque anni, essendo passato da fotocamere user-friendly ad una fotocamera reflex professionale. Come per la batteria, che suona ad “orecchio”, anche per la fotografia si tratta di una passione e di un hobby…

Si documenta molto su riviste specialistiche del settore e cerca di fare pratica sul campo, ma non ha mai seguito corsi o partecipato a stages, cosa che prima o poi confida di fare.

Il suo interesse è rivolto prevalentemente alla fotografia naturalistica, ma è molto curioso e cerca anche situazioni diverse, frangenti di vita quotidiana, albe, tramonti, panorami. Di certo l’ambito nel quale vie, le montagne e le bellezze valdostane, lo aiutano a catturare immagini fra le più interessanti e spettacolari.

Essendo molto critico con se stesso, si considera sempre un “apprendista” della fotografia, per questo motivo si rivolge a volte ad amici e conoscenti per avere pareri e soprattutto critiche costruttive, in modo da potersi migliorare.